Gomorra

GomorraTrama(fonte FilmUP): Potere, soldi e sangue. In un mondo apparentemente lontano dalla realtà, ma ben radicato nella nostra terra, questi sono i "valori" con i quali gli abitanti della provincia di Caserta, tra Aversa e Casal di Principe, devono scontrarsi ogni giorno. Quasi sempre non puoi scegliere, quasi sempre sei costretto a obbedire alle regole del Sistema, la Camorra, e solo i più fortunati possono pensare di condurre una vita “normale”. Gomorra è un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra si apre e si chiude nel segno delle merci, del loro ciclo di vita. Le merci "fresche", appena nate, che sotto le forme più svariate - pezzi di plastica, abiti griffati, videogiochi, orologi - arrivano al porto di Napoli e, per essere stoccate e occultate. E le merci ormai morte che, da tutta Italia e da mezza Europa, sotto forma di scorie chimiche, morchie tossiche, fanghi, addirittura scheletri umani, vengono abusivamente “sversate” nelle campagne campane, dove avvelenano, tra gli altri, gli stessi boss che su quei terreni edificano le loro dimore fastose e assurde - dacie russe, ville hollywoodiane, cattedrali di cemento e marmi preziosi - che non servono soltanto a certificare un raggiunto potere, ma testimoniano utopie farneticanti.

Regia: Matteo Garrone

Attori: Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Carmine Paternoster, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra

Commento: Finalmente guardo un film italiano decente, anche se forse dal punto di vista della regia si poteva far meglio. Come sapete questo film tratta le vicende narrate nel libro di Saviano e devo sottolineare che come nel libro anche nel film viene data “solo” un’immagine negativa del mio quartiere(Scampia). Uno che non sa le cose, potrebbe pensare che a Scampia ci siano solo delinquenti e camorristi. Segnalo anche un’inesattezza. L’omicidio di Maria(Maria Nazionale) viene “ambientato” nelle vele, ma nella realtà è avvenuto in un altro luogo(in delle abitazioni vicino al quadrivio di Secondigliano). A parte queste mie considerazioni, il film è ben interpretato dagli attori. Toni Servillo è davvero bravissimo. Due scene mi hanno colpito su tutte in questo film. La prima è quella in cui Roberto(Carmine Paternoster) presenta suo padre a Franco(Toni Servillo). Qui si intuisce come è difficile trovare lavoro a Napoli e come questa “disgrazia” venga sfruttata dalla criminalità organizzata per “reclutare” nuovo personale. La seconda, con protagonisti sempre Servillo e Paternoster, è quella in cui Roberto capisce che il traffico illegali dei rifiuti tossici sta uccidendo la Campania e decide di non lavorare più per Franco. Bellissima e significativa la frase: “Per salvare un operaio di Mestre ammazzi una famiglia di Mondragone”.

Voto: 7½

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