L'ultima Legione

image Trama(fonte FilmUP): Roma, 476 d.C. L'Impero romano è in pericolo. Dopo 500 anni Roma, che al massimo del suo splendore dominava il territorio che andava dalla Mesopotamia alla penisola iberica, dal Reno all'Egitto, assiste alla cattura del giovane Romolo Augusto. Alla vigilia della cerimonia che deve incoronare imperatore il dodicenne Romolo Augusto, arriva a Roma il generale barbaro Odoacre per trattare con Oreste. Odoacre chiede l'Impero romano come equa ricompensa per il suo decennale sostegno alle legioni romane in Oriente. Ma Oreste rifiuta. Il giorno dell'incoronazione, quando tutta la popolazione si raduna per assistere alla cerimonia, Ambrosino, lo sciamano mentore e tutore di Romolo, presagisce il pericolo. Oreste è preoccupato per l'incolumità del figlio e incarica Aurelio, il comandante della quarta legione, di fargli da scorta personale. Quella notte stessa Aurelio e i suoi legionari devono affrontare Odoacre, tornato a Roma con il suo esercito. Con un rombo assordante i barbari assalgono la città. Nella battaglia che segue, i brutali invasori non hanno pietà per nessuno e il sangue scorre nelle strade. Oreste viene massacrato e Romolo è catturato insieme ad Ambrosino e chiuso nella fortezza di Capri. Qui Romolo scopre la mitica spada di Cesare che porta incisa una profezia: "Un taglio per difendere, uno per sconfiggere;… per la mano di colui… che è destinato a regnare". Ma non tutti i legionari romani sono morti. Aurelio è vivo e quando viene a sapere che l'Impero bizantino darà asilo a Romolo, inizia un viaggio verso la costa, accompagnato da un piccolo gruppo di uomini e da un misterioso guerriero bizantino ammantato di nero. Più tardi Aurelio scopre che dietro quel travestimento si nasconde una bellissima e giovane donna, Mira. Grazie all'abilità strategica di Ambrosino e alle doti guerriere di Aurelio e Mira, Romolo riconquista la libertà. Ma quando il gruppo arriva sulla costa, scopre che i Bizantini hanno unito le loro forze all'esercito goto di Odoacre. Di fronte a questo tradimento, devono trovare l'unica legione ancora fedele a Roma, la nona legione in Britannia...

Regia: Doug Lefler

Attori: Colin Firth, Ben Kingsley, Aishwarya Rai, Thomas Sangster, Peter Mullan

Commento: Il film è tratto dal libro omonimo di Valerio Manfredi. Chi ha letto il libro potrebbe trovare il film orrendo e molto sintetizzato. Per fortuna(o sfortuna) non ho avuto il piacere di leggere il libro, quindi il mio giudizio non è stato influenzato. 476 d.C., il 13enne Romolo(Thomas Sangster) è designato a diventare il nuovo imperatore. Dopo pochi giorni l'Impero Romano viene attaccato dai Barbari guidati da Odiacre(Peter Mullan) e il futuro imperatore viene catturato insieme al suo mentore Ambrosino(Ben Kingsley). I due vengono rinchiusi nella fortezza di Capri. Qui Romolo trova la spada di Cesare che porta incisa una profezia. Dopo alcuni giorni, Romolo e Ambrosino vengono liberati dai soldati sopravvissuti della quarta legione comandati da Aurelio(Colin Firth). A loro durante il percorso si era aggiunta Mira(Aishwarya Rai), una guerriera bizantina. Ritornati sulla costa, i soldati protettori di Romolo scoprono che anche i Bizantini hanno tradito e che per salvarsi devono rifugiarsi in Britannia, dove c'è la nona legione, l'ultima rimasta fedele a Roma. In conclusione, direi che se amate il genere Storico, è un film da guardare. Ultima cosa, forse il regista poteva evitare di sintezittare molto scene, anche perchè 90 minuti per un film del genere sono davvero pochi.

Voto: 7-

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