Quinto Potere

Quinto PotereTrama: Quando l’uomo di punta delle notizie di un famoso network, subisce un calo di ascolti e gli comunicano il suo licenziamento, l’uomo decide di annunciare in diretta il suo suicidio. Il pubblico rimane incollato agli schermi e l’audience balza verso l’alto improvvisamente.

Regia: Sidney Lumet

Attori: Faye Dunaway, William Holden, Peter Finch, Robert Duvall

Commento: Finalmente sono riuscito a vedere questo “vecchio” film del 1976. “Quinto Potere” mette in evidenza la pericolosità della TV e di come il piccolo schermo possa influenzare le masse. Dal film emerge che il mondo televisivo è cinico e non ha sensibilità morale. Dopo 35 anni la situazione non è certo migliorata. Bersaglio particolare è Diana Christensen(Faye Dunaway), talmente calata nel mondo irreale della TV e nelle sue mire di carrierista, da arrivare a sproloquiare di palinsesti e di prospettive delle prossime trasmissioni persino durante i frenetici ma brevissimi amplessi con il suo maturo amante Max Schumacher(William Holden). Detto questo, passiamo alla trama. Howard Beale(Peter Finch) è un celebre personaggio televisivo in calo di popolarità. Viene licenziato. Il tizio annuncia il suo suicidio in diretta TV. L’ultimo sfogo che gli viene concesso via etere riscuote un enorme successo, e la rete per cui lavora corre ai ripari sfruttando la sua immagine per una nuova rubrica da lui condotta in cui i toni populisti sfociano spesso nel delirante. Il film si chiude in modo tragico. Il commento finale della voce fuori campo dice: “Il primo caso conosciuto di un uomo che fu ucciso perché aveva un basso indice di ascolto”. Da vedere assolutamente. Nel video allegato potete guardare la scena più conosciuta del film.

Voto: 7½

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