Tutto sua madre

Tutto sua madreTrama: Guillaume, fin da bambino, viene considerato da tutti diverso da com’è. Il primo ricordo che ho di mia madre risale a quando avevo circa cinque anni. Chiamò me e i miei fratelli per cena e disse “Ragazzi e Guillaume, a tavola!”. L’ultima volta che le ho parlato al telefono, mi ha detto “Ti abbraccio, mia cara”. È chiaro da queste due frasi che ci sia un malinteso con tutti e soprattutto con sua madre che dura circa trent’anni, finché incontra quella che diventerà la seconda donna più importante della sua vita.

Regia: Guillaume Gallienne

Attori: Guillaume Gallienne, André Marcon, Diane Kruger

Commento: Ho visto questo film su Sky Go. Guillaume Gallienne è l’ultimo fenomeno del cinema transalpino. Il suo “Tutto sua madre” è stato campione di incassi in Francia e fresco vincitore di due Premi Lumière. Nel ruolo di se stesso e di sua madre, Gallienne, racconta la scoperta della propria sessualità maschile, uscendo da quella femminile che la madre, amatissima, gli ha cucito addosso dall’infanzia. Un inno alla femminilità, vista con occhio felicemente maschile. Fa riflettere la storia del protagonista, cresciuto all’ombra di sua madre inconsapevole di quanto venisse influenzato da lei tanto da fargli credere di essere un omosessuale. Per giungere a questa conclusione, si deve sopportare un film che sembra interminabile e che non può essere considerato una commedia e nemmeno un capolavoro. Più che sull’omosessualità, “Tutto sua madre” tratta il tema dell’educazione, a volte sbagliata, che viene data ai figli. Molti genitori, infatti, dimenticano che i figli sono come dei fogli bianchi pronti per essere scritti ed a seconda di quello che si scrive, ne potrà venire fuori un pessimo manoscritto oppure un capolavoro a prescindere dalle tendenze. Da vedere solo per curiosità e quando non si è stanchi.

Voto: 6-

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