L’ora legale

L’ora legaleTrama: In un paese della Sicilia, Pietrammare, puntuale come l’ora legale, arriva il momento delle elezioni per la scelta del nuovo sindaco. Da anni imperversa sul paese Gaetano Patanè, lo storico sindaco del piccolo centro siciliano. Un sindaco maneggione e pronto ad usare tutte le armi della politica per creare consenso attorno a sé. A lui si oppone Pierpaolo Natoli, un professore cinquantenne, sceso nell’agone politico per la prima volta, sostenuto da una lista civica e da uno sparuto gruppo di attivisti per offrire alla figlia diciottenne, Betti, un’alternativa in occasione del suo primo voto.

Regia: Salvatore Ficarra, Valentino Picone

Attori: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Vincenzo Amato, Tony Sperandeo, Leo Gullotta, Antonio Catania, Francesco Benigno

Commento: Se bastasse spostare le lancette di un orologio per cambiare davvero le cose, magicamente, saremmo in una fiaba. Invece siamo nell’ultima commedia di Ficarra e Picone, in cui il gesto di una mano che sposta le lancette sull’ora legale è solo la metafora del cambiamento: nella realtà, quella mano impugna una matita, dentro un’urna, e traccia una croce su una scheda elettorale. “L’ora legale” è un film che descrive in modo perfetto l’attuale società italiana. Nel contesto della trama si capisce benissimo che il sindaco onesto Natali(interpretato da Vincenzo Amato) è quasi ispirato alla prima cittadina di Roma Virginia Raggi. La popolazione di Pietrammare è pronta al cambiamento, gridando allo scandalo su tutto, tranne quando le cose riguardano gli interessi personali, allora li le cose cambiano. Il sindaco onesto che fa rispettare le regole diventa un problema e va cacciato in tutti i modi. Quando Natoli vuol far pagare a tutti l’IMU, persino il padre Raffaele(Leo Gullotta), che possiede un bed&breakfast, abbandona la carità cristiana e nell’omelia, rimpiangendo spudoratamente il vecchio sindaco Patané(Tony Sperande), chiede: “Siamo sicuri che la scelta di Barabba sia stata sbagliata?”. Il film dovrebbe far ridere ma lascia anche riflettere sul l’Italico vizio di lamentarci sempre e di non voler mai realmente cambiare. Conclusioni? “L’ora legale” è una commedia divertente e al vetriolo, in cui Ficarra e Picone s’ispirano al modello “Quo vado?” di Checco Zalone. La frase più significativa: “Vota Patané senza chiederti il perché”. Questa cosa mi ha fatto venire in mente il fuffatore Matteo Renzi.

Voto: 7-

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