La cena perfetta

Carmine Giordano gestisce un ristorante per riciclare soldi sporchi della camorra, e si ritrova a collaborare con la chef Consuelo.

Trama: Carmine Giordano, un camorrista dal cuore buono, gestisce un ristorante per riciclare soldi sporchi, e si ritrova a collaborare con Consuelo, una chef alla ricerca della perfezione. L’amore per il cibo e il sogno di conquistare una stella Michelin daranno ad entrambi una seconda possibilità e un’occasione di riscatto.

Regia: Davide Minnella

Attori: Salvatore Esposito, Greta Scarano, Gianluca Fru, Gianfranco Gallo

Commento: Ho visto questo film su Sky Cinema. “La cena perfetta” narra la storia di Carmine Giordano, un ragazzo cresciuto a Napoli all’ombra del boss della camorra Pasquale Rizzuto detto “Scimitarra”. Il padre di Carmine ha salvato la vita a Scimitarra, e questo è valsa al figlio una protezione costante. Carmine è troppo buono e non ha la cattiveria per fare il camorrista. Così il boss lo spedisce a Roma e gli affida la gestione di un ristorante “lavanderia”, che ha lo scopo di pulire il denaro sporco della camorra. Nel ristorante si presenta Consuelo pochi giorni dopo l’inaugurazione e fa una scenata per il cibo non all’altezza. La donna è una chef ed è l’ex proprietaria del ristorante. Carmine decide di assumere Consuelo. E così il ragazzo napoletano si ritrova a collaborare con una autentica chef, alla ricerca della perfezione in cucina. L’amore che nutrono per il cibo e il desiderio di ricevere la loro prima stella Michelin, darà loro una seconda possibilità e un’occasione di riscattarsi. “La cena perfetta” ha più la dimensione della fiaba che della storia di vita. L’ultima scena nel ristorante “Il Picchio” è quasi patetica, mentre il finale è da libro cuore. L’unica cosa positiva del film è che parla di riscatto e seconde possibilità, di voglia di crearsi uno spazio in cui crescere e migliorarsi. Peccato che nella vita di tutti i giorni non c’è quasi mai il finale da libro cuore.

Voto: 6½