Senza Arte Né Parte

Senza Arte Né ParteTrama: Salento. C'è aria di crisi. Il Premiato Pastificio Tammaro chiude la vecchia fabbrica, in realtà con l'idea di riaprirne presto una nuova, completamente meccanizzata. Tutta la squadra di operai addetta allo stoccaggio manuale si ritrova disoccupata. Tra questi c'è Enzo, sposato con Aurora e i loro due figli piccoli. Poi Carmine e infine Bandula, un immigrato indiano, ormai al verde e senza più un posto dove dormire. La situazione è drammatica. Proprio in quei giorni, la moglie di Tammaro eredita una collezione d'arte contemporanea che viene provvisoriamente sistemata nel vecchio pastificio. A Enzo e Carmine viene offerto, come lavoro temporaneo in nero, di custodire il magazzino che ospita le opere. Enzo e i suoi amici scoprono sbalorditi l'arte contemporanea...

Regia: Giovanni Albanese

Attori: Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston, Donatella Finocchiaro, Hassani Shapi

Commento: Questo film non è niente di eccezionale, ma riesce a trattare in modo comico un tema importante come quello della perdita del posto di lavoro. Enzo(Vincenzo Salemme), Carmine(Giuseppe Battiston) e Bandula(Hassani Shapi) sono tre operai licenziati. Dopo un’improduttiva ricerca di lavoro, i tre operai vengono reclutati in nero dal loro ex datore di lavoro come custodi di una preziosa collezione di opere d’arte contemporanea. Mi fermo, altrimenti vi racconto tutta la trama. In “Senza Arte Né Parte” ho notato degli “scopiazzamenti” dai film “Il Mistero Di Bellavista”(la faccenda dell’arte moderna) e “I Due Carabinieri”(la faccenda dello sguardo). Da vedere se volete rilassarvi un po'.

Voto: 6+

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