La regola del gioco

La regola del giocoTrama: Il giornalista Gary Webb(Jeremy Renner) pubblica un articolo in cui si dimostra la corruzione di gran parte della CIA nel traffico di droga dal Nicaragua alla California, i cui profitti servivano per armare i ribelli Contras. Le sue indagini iniziano ad essere scomode, ma nonostante gli avvertimenti di boss della droga e agenti della CIA, Webb continua ad indagare per far venire a galla la verità. Contro Webb inizia una campagna diffamatoria, che colpirà anche la sua famiglia, che lo porterà vicino al suicidio.

Regia: Michael Cuesta

Attori: Jeremy Renner, Paz Vega, Andy Garcia, Ray Liotta, Mary Elizabeth Winstead, Rosemarie DeWitt

Commento: Tratto dalla storia vera del giornalista Premio Pulitzer Gary Webb, che negli anni ‘90 ha realizzato un’inchiesta che lo portò dalle prigioni della California ai villaggi del Nicaragua, alle stanze del potere di Washington D.C. Il suo lavoro investigativo, alla fine, rischiò di mettere in pericolo non soltanto la sua vita professionale, ma anche la sua famiglia e la sua vita. “La regola del gioco” è un film scottante che racconta una cruda ed indigesta verità sul potere che tira i fili che muovono gli eventi nel mondo. Il tema principale sono la corruzione e lo spaccio di droga, temi in realtà per niente nuovi e su cui è facile immaginarsi il losco. Il vissuto non propriamente limpido del protagonista contribuisce a renderlo più umano, allontanandolo dall’idea di eroe tout court, reso spesso ancora più irreale da una sana vocazione al martirio, che molto cinema di denuncia tende a veicolare. Conclusioni? “La regola del gioco” è a metà fra un reportage/spy movie/poliziesco girando attorno a questi generi senza mai immergersi del tutto. Un film di denuncia che merita di essere visto per rispolverare una parte di Storia contemporanea alla quale i Media hanno dato ben poco risalto e per capire meglio alcune dinamiche attuali della politica degli Stati Uniti. La frase più significativa: “Ci sono storie troppo vere per essere raccontate”.

Voto: 7-

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