Lo chiamavano Jeeg Robot

Lo chiamavano Jeeg RobotTrama: Enzo Ceccotti(Claudio Santamaria), un pregiudicato di borgata, entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di un incidente scopre di avere una forza sovraumana. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra Alessia(Ilenia Pastorelli), convinta che lui sia l’eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’Acciaio.

Regia: Gabriele Mainetti

Attori: Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli

Commento: Il film è un omaggio alla serie manga e anime Jeeg Robot d’Acciaio, della quale riprende alcune tematiche: il titolo, infatti, è un inside joke basato sul fatto che uno dei personaggi principali crede che Hiroshi Shiba, l’eroe della serie, esista nel mondo reale e lo identifica con Enzo(Claudio Santamaria), il protagonista. E’ difficile descrivere in poche parole un film come questo dove si alternano momenti drammatici ed esilaranti, grotteschi e commoventi. “Lo chiamavano Jeeg Robot” si muove tra Tor Bella Monaca e lo stadio Olimpico, felice di riuscire a tradurre in italiano la mitologia dell’uomo qualunque che riceve i poteri in seguito a un incidente e che, attraverso un percorso di colpa e redenzione, matura la consapevolezza di un obbligo morale. Il film narra la storia di un uomo con i superpoteri, e non di un banalissimo e fumettoso supereroe. Prova a dire che cos’è la giustizia. Che cosa, anzi, dovrebbe essere. E prova a descrivere in modo lineare, preciso e puntuale il percorso dell’eroe: inizio, sviluppo, stravolgimento e fine. “Lo chiamavano Jeeg Robot” ci immerge nella criminalità di Roma e nel degrado che regna in alcune zone della capitale. Conclusioni? Dopo anni di americanate indecenti finalmente un film “made in Italy” che ti fa emozionare. Gli attori sono strepitosi, a partire da un travolgente Luca Marinelli che regala scene cult come quella in cui stermina la gang napoletana riprendendosi col telefonino; scena degna del miglior Tarantino. Incredibile e sorprendente la Ilenia Pastorelli all’esordio cinematografico. Da vedere se amate il genere.

Voto: 6½

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