Il caso Spotlight

Il caso SpotlightTrama: Il caso Spotlight racconta la storia del team di giornalisti investigativi del Boston Globe soprannominato Spotlight, che nel 2002 ha sconvolto la città con le sue rivelazioni sulla copertura sistematica da parte della Chiesa Cattolica degli abusi sessuali commessi su minori da oltre 70 sacerdoti locali, in un’inchiesta premiata col Premio Pulitzer.

Regia: Tom McCarthy

Attori: Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Michael Keaton, Liev Schreiber, Stanley Tucci

Commento: Ho visto questo film su Sky Cinema. Il film vuole dichiaratamente ridare alla carta stampata e ai giornalisti l’autorevolezza e la poesia faticosa del loro lavoro. “Il caso Spotlight” è un inno al giornalismo investigativo, alle sue regole e ai risultati di cui è capace. Il film ripercorre un’inchiesta realizzata tra il 2001 e il 2002 da un team di giornalisti del Boston Globe, che fece conoscere gli abusi sessuali su minori commessi da circa 90 sacerdoti cattolici e mai denunciati dalle autorità ecclesiastiche bostoniane. Tutto ha inizio con l’arrivo di Marty Baron(Liev Schreiber) come neo-direttore del quotidiano Boston Globe. Il cast, più ricco che mai, offre un lavoro interpretativo assolutamente in sintonia con quella che è la forma di massima dell’opera: un lavoro pulito, ben condotto, dalla struttura abbastanza solida e limpida, scevro di fazzoletti da naso e crisi mistiche, a tratti sorprendentemente carico di ironia ben calibrata. Conclusioni? Film interessantissimo da vedere senza giudicare la Chiesa Cattolica nel suo essere, la storia del cattolicesimo è il più intrigato meccanismo che forse l’umanità conosca in quanto sempre dettato da situazioni politiche sociali e dal momento che la persona vive, e da esigenze generazionali e anche se non sembra dai modi di vita. Un buon racconto, brioso e dettagliato, su un’indagine giornalistica che ha fatto storia. La frase più significativa: “Hanno una parola praticamente per tutto. Tranne che per lo stupro”.

Voto: 7-

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