Il grande Lebowsky

Il grande LebowskyTrama: Un ex hippy, viene assunto da un miliardario per consegnare nel luogo prescelto il riscatto per il rapimento della moglie. Ma dopo qualche incontro piccante con la figlia del suo datore di lavoro ed una partita di bowling, scoprirà che non c’è stato alcun rapimento.

Regia: Joel Coen

Attori: Jeff Bridges, John Goodman, Steve Buscemi, Julianne Moore, John Turturro, Philip Seymour Hoffman

Commento: Sono riuscito a vedere per intero questo film solo qualche giorno fa, vale a dire 17 anni dopo l’uscita nelle sale cinematografiche. E’ una mancanza imperdonabile, visto che “Il grande Lebowsky” vi considerato da tutti un piccolo capolavoro. La trama è parzialmente ispirata al romanzo “Il grande sonno” di Raymond Chandler. Il film si basa tutto sugli equivoci. Tutto inizia con la scena in cui il disoccupato Drugo(Jeff Bridges) si ritrova in casa due sicari che cercano un altro Jeff Lebowski. Prima di andare via sporcano il tappeto all’ingresso. Proprio quest’ultima cosa convince Drugo a ricercare il suo omonimo per farsi dare un altro tappeto. Da questo momento si verificheranno una serie di eventi tragicomici. Il film è una “perla” anche per merito dei due protagonisti: Jeff Bridges e John Goodman sono una coppia ben assortita. Quest’ultimo è semplicemente divino nei panni di Walter Sobchak, un ebreo che tira sempre in ballo il Vietnam. Segnalo anche John Turturro nei panni di Jesus, che lascia il segno nonostante sia protagonista solo in due scene. Conclusioni? “Il grande Lebowsky” è un lungometraggio che merita assolutamente la vostra attenzione, un lavoro ricco di significati e che offre allo spettatore più chiavi di lettura su cui può costruire delle intelligenti riflessioni una volta finito di vedere. Il film è un nosense estremizzato su certe cose e che porta certe situazioni al surreale. Un esempio può essere il fatto che Drugo odia gli “Eagles” ma gli piace “Hotel California” e ascolta la versione coverata dai “Gipsy Kings”. Nel 2014 il film è stato scelto per la preservazione nel “National Film Registry” della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. La frase più significativa del film: “Stai per entrare in una valle di lacrime”.

Voto: 7

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