Come un gatto in tangenziale

“Come un gatto in tangenziale” è una commedia italiana senza pretese di alto livello, ma con qualche presa di posizione nemmeno tanto velata su una borghesia ormai patetica.

Come un gatto in tangenzialeTrama: Giovanni, intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale vive nel centro di Roma. Monica, ex cassiera, con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Non si sarebbero mai incontrati se i loro figli non avessero deciso di fidanzarsi. Sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. I due cominciano a frequentarsi e a entrare l’uno nel mondo dell’altro. Giovanni, abituato ai film nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia; Monica, abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, finirà nella scicchissima Capalbio. Ma all’improvviso qualcosa tra loro cambia…

Regia: Riccardo Milani

Attori: Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Alice Maselli, Simone De Bianchi, Claudio Amendola

Commento: Ho visto questo film su Sky Cinema. “Come un gatto in tangenziale” è una commedia italiana senza pretese di alto livello, ma con qualche presa di posizione nemmeno tanto velata su una borghesia ormai patetica. Giovanni(Antonio Albanese) presiede un think tank che sta conducendo per conto del Parlamento europeo uno studio sulla situazione delle periferie italiane, cui verranno concessi fondi a sostegno di attività imprenditoriali per persone in difficoltà economica. Quando rientra in Italia scopre che la figlioletta tredicenne Agnese(Alice Maselli) si è fidanzata con Alessio(Simone De Bianchi). Il ragazzo vive a Bastogi, un quartiere degradato della periferia di Roma. Giovanni, terrorizzato, segue la ragazzina fino alla casa dove Alessio abita insieme alla mamma Monica(Paola Cortellesi) e alle due zie Pamela e Sue Ellen. I due mondi opposti di Giovanni e Monica sono ritratti con una mancanza di sfumature e di contraddizioni interne che vanifica l’intenzione di non fare di loro degli stereotipi tout court. La storia conduce in talune realtà che sono ben presenti nelle periferie italiane. La coabitazione tra culture diverse, la difficoltà di essere integrati nel tessuto sociale, il conflitto culturale che esiste ad ogni livello ed ovunque. Basta che una persona cambi il quartiere per trovarsi a disagio. Un film che deve essere visto con attenzione e che inevitabilmente farà riflettere. Da segnalare che Claudio Amendola regala un cameo ad effetto e nel film fa una breve apparizione anche Franca Leosini, la conduttrice del programma “Storie Maledette”.

Voto: 6½

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