Benvenuti ma non troppo

“Benvenuti ma non troppo” è una commedia sociale che fa capire che in fondo siamo tutti un po’ razzisti quando abbiamo il “problema” povero molto vicino.

Benvenuti ma non troppoTrama: A causa di un inverno particolarmente rigido, il governo francese indice misure speciali, obbligando i cittadini più benestanti ad accogliere in casa propria le persone meno fortunate che non possono permettersi un’abitazione. Un vento di panico si scatena in tutta la Francia, soprattutto al civico 86 di rue du Cherche Midi, dove sorge un lussuoso palazzo dell’area più esclusiva del centro parigino. Proprio qui abitano la famiglia Dubreuil, d’estrazione borghese e conservatrice, e i coniugi Bretzel, intellettuali e radical chic. La monotonia del condominio verrà messa a soqquadro da questa coabitazione forzata, e nel confronto con i senzatetto i protagonisti scopriranno la loro indole più autentica.

Regia: Alexandra Leclère

Attori: Karin Viard, Didier Bourdon, Valérie Bonneton, Michel Vuillermoz

Commento: Ho visto questo film su Sky Cinema qualche mese fa. “Benvenuti ma non troppo” è una commedia sociale che fa capire che in fondo siamo tutti un po’ razzisti quando abbiamo il “problema” povero molto vicino. Il film affronta, ricorrendo al paradosso, il delicato rapporto che la società opulenta ha con i soggetti più poveri, troppo spesso ignorati e discriminati anche da chi a parole dice di difenderli. Un classico che purtroppo esiste anche in Italia con la “faccenda” migranti: tutti li difendono a parola, ma nessuno li vuole sotto casa. Ma torniamo a “Benvenuti ma non troppo”. A Parigi tira aria di tempesta e di sinistra(esiste ancora?). Durante un inverno particolarmente rigoroso, il governo francese firma un decreto che obbliga i proprietari di case con più di 100 metri quadrati a ospitare precari e senza tetto per svernare la stagione. Al centro del film la regista Alexandra Leclère colloca una coppia di destra che scopre la tolleranza e l’alterità, e una di sinistra che si rivela permeabile ai pregiudizi. Tra di loro, disagiati e miserabili subiscono, non parlano mai e osservano l’intesa e i malintesi della vita coniugale dei rispettivi ospitanti. L’inverno passa, gli ospiti lasciano le case, ma l’esperienza passata lascia un segno profondo sulle vite di tutti. “Benvenuti ma non troppo” è un film da programmare in ogni circolo e casa buonista. La regista aveva proposto il soggetto di questo film già nel 2008 quando le venne risposto che non sarebbe mai stato prodotto. Maturati i tempi, l’insistenza di Alexandra Leclère è stata premiata.

Voto: 7-

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