Millennium - Quello che non uccide

“Millennium - Quello che uccide” è il quinto adattamento cinematografico dei romanzi della serie di noir scandinavi “Millennium”, quella che è stata ideata dallo scrittore e giornalista svedese Stieg Larsson e che vede protagonisti la giovane hacker Lisbeth Salander e il giornalista Mikael Blomkvist.

Millennium - Quello che non uccideTrama: Il passato non passa mai per Lisbeth Salander, orfana abusata, hacker virtuosa e vendicatrice implacabile. Assoldata da Frans Balder, scienziato informatico, per recuperare un programma di sua invenzione in grado di collassare le sicurezze nazionali e armare il mondo con un click, Lisbeth riesce nell’impresa ma diventa il bersaglio degli Spiders, un’organizzazione criminale che vuole mettere le mani sul file e rapire August, figlio di Balder e chiave di accesso al programma. Tra esplosioni e inseguimenti, Lisbeth incrocia di nuovo la strada di Mikael Blomkvist, giornalista d’inchiesta di Millennium, e quella di Camilla, la sorella creduta morta e subentrata al padre e al vertice dell’organizzazione dopo la sua morte.

Regia: Fede Alvarez

Attori: Claire Foy, Sverrir Gudnason, Lakeith Stanfield

Commento: Ho visto questo film su Sky Cinema. “Millennium - Quello che uccide” è il quinto adattamento cinematografico dei romanzi della serie di noir scandinavi “Millennium”, quella che è stata ideata dallo scrittore e giornalista svedese Stieg Larsson e che vede protagonisti la giovane hacker Lisbeth Salander e il giornalista Mikael Blomkvist, direttore della rivista che dà il nome alla serie. Il film prende come riferimento l’omonimo romanzo scritto da David Lagercrantz, ma la storia è diversa rispetto a quello del libro. La giovane hacker Lisbeth Salander(Claire Foy) e il giornalista Mikael Blomkvist(Sverrir Gudnason) si ritrovano intrappolati in una rete di spie, criminali informatici e funzionari governativi corrotti. “Millennium - Quello che uccide” viaggia con il freno a mano tirato. Ha paura di mostrare, di urtare il suo pubblico. Si propone come un prodotto di massa sempre attento a non disturbare. La bisessualità di Lisbeth Salander è solo abbozzata, i suoi problemi famigliari passano in secondo piano. Il reporter Mikael Blomkvist qui è solo un gregario anche un po’ sciocco. Faccia d’angelo, sempre in tiro, poco incisivo. Le due versione americane tratte dalla saga “Millennium” non convincono. Ormai i telespettatori si erano abituati a Noomi Rapace nel ruolo di Lisbeth Salander e Michael Nyqvist in quelli del giornalista. Una coppia che non potrà più essere riproposta, dato che l’attore svedese è morto qualche anno fa.

Voto: 6½

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