Green Book

“Green Book” racconta l’amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell’America negli anni ‘60. È ispirato alla storia vera di Tony Lip(pseudonimo di Frank Anthony Vallelonga), padre di uno degli sceneggiatori del film, Nick Vallelonga.

Green BookTrama: New York City, 1962. Tony Vallelonga, detto Tony Lip, fa il buttafuori al Copacabana, ma il locale deve chiudere per due mesi a causa dei lavori di ristrutturazione. Tony ha moglie e due figli, e deve trovare il modo di sbarcare il lunario per quei due mesi. L’occasione buona si presenta nella forma del dottor Donald Shirley, un musicista che sta per partire per un tour di concerti con il suo trio attraverso gli Stati del Sud, dall’Iowa al Mississipi. Peccato che Shirley sia afroamericano, in un’epoca in cui la pelle nera non era benvenuta, soprattutto nel Sud degli Stati Uniti. E che Tony, italoamericano cresciuto con l’idea che i neri siano animali, abbia sviluppato verso di loro una buona dose di razzismo.

Regia: Peter Farrelly

Attori: Mahershala Ali, Viggo Mortensen, Linda Cardellini

Commento: Ho visto questo film su Sky Cinema. “Green Book” racconta l’amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell’America negli anni ‘60. È ispirato alla storia vera di Tony Lip(pseudonimo di Frank Anthony Vallelonga), padre di uno degli sceneggiatori del film, Nick Vallelonga. Nel 1962, Don Shirley(Mahershala Ali), pianista afroamericano di fama mondiale, intraprendere una tournée negli stati segregazionisti del Sud degli Stati Uniti. Bisognoso di un autista che gli faccia anche da guardia del corpo, recluta Tony Lip(Viggo Mortensen), un duro buttafuori del Brox. Il musicista nero è istruito, parla molte lingue, veste come un damerino e non sopporta volgarità e bassezze, mentre l’italoamericano è ignorante, parla con un pesante accento del Bronx costellato di espressioni pseudoitaliane, mangia sempre fast food con le mani e quelle mani le mena volentieri. “Green Book” parla della discriminazione razziale degli anni ‘60 negli Stati Uniti, e racconta la vera storia di una coppia che all’apparenza pare essere la peggiore assortita a causa delle loro differenze caratteriali. La strana coppia di “Green Book” mi ha fatto venire in mente quella di “Quasi amici”. In quel film era un colto paraplegico ad avere come aiutante personale un disoccupato buzzurro di colore. Viggo Mortensen protagonista assoluto, si cimenta in un ruolo molto convincente, logorroico, indolente e guascone, assoluto trascinatore, mentre Mahershala Ali si esalta nei panni di un personaggio misterioso, schivo, meticoloso, il quale nasconde sotto la sua corazza, fragilità e sofferenze per essere rifiutato dalla società, in quanto nero. La frase più significativa del film: “Io sono il miglior artista di stronzate”.

Voto: 7+

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