Ritorno al crimine

"Ritorno al crimine" è il sequel del film del 2019 “Non ci resta che il crimine”. Questa volta i quattro amici finiscono a Napoli nel 1982.

Ritorno al crimineTrama: Per inseguire una donna che scappa possono esserci varie ragioni, o è la donna della vita oppure è una che ha trafugato un sacco di soldi. E così Sebastiano, Moreno, Giuseppe e Gianfranco si ritrovano a Montecarlo sulle tracce della dirompente ragazza che aveva rapito il cuore di uno e i soldi di tutti. Ma nel frattempo la vita va avanti e prende strade inaspettate, e i quattro amici di sempre dovranno fare i conti con un marito, Ranieri, spregiudicato mercante d’arte, una figlia contesa, Lorella, e un boss, Renatino, più implacabile che mai e con un passato che torna con le pistole in pugno e intenzioni tutt’altro che pacifiche.

Regia: Massimiliano Bruno

Attori: Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Gianmarco Tognazzi, Massimiliano Bruno, Carlo Buccirosso, Giulia Bevilacqua, Loretta Goggi, Gianfranco Gallo

Commento: Ho visto questo film su Sky Cinema. “Ritorno al crimine” è il sequel del film del 2019 “Non ci resta che il crimine”. Gianfranco(Massimiliano Bruno), Moreno(Marco Giallini), Giuseppe(Gianmarco Tognazzi) e Sebastiano(Alessandro Gassmann) si ritrovano insieme dopo il ritorno dal passato. In questo capitolo i quattro amici hanno a che fare con un antiquario che spaccia quadri falsi come capolavori d’autore. Si chiama Massimo Ranieri(Carlo Buccirosso) ed è sposato con Sabrina(Loretta Goggi), vecchia conoscenza del quartetto, e ha una figlia di nome Loretta Heather(Giulia Bevilacqua) con un codice a barre tatuato sul sedere. Quel codice dovrebbe dare accesso al nascondiglio del tesoro della Banda della Magliana, cui punta anche Renatino De Pedis(Edoardo Leo), trasportato dal 1982 ai giorni nostri attraverso lo stesso portale spaziotemporale che ha restituito gli altri al presente. Non fila tutto liscio. Moreno, Giuseppe e Sebastiano sono costretti a ritornare indietro nel tempo al 1982, questa volta a Napoli. Con loro va anche Renatino. “Ritorno al crimine” è una storia rocambolesca e fantasiosa che spazia nel genere della commedia a quello dell’action movie e gioca sul cliché dei viaggi nel tempo. Sospeso tra la Napoli del 1982 e quella contemporanea, con feroci camorristi ancien règime e quelli nuovi appassionati neomelodici, mentre Renatino viene spacciato per eccentrico pittore in una festa piena di vip, la commedia procede per accumulo di cliché e facce, come in un cinepanettone deluxe che la butta in caciara quando non sa bene dove andare. “Ritorno al crimine” non è entusiasmante come “Non ci resta che il crimine” e anche le gag sono abbastanza prevedibili. Il titolo del film è un omaggio a “Ritorno al futuro”, il cult-movie girato nel 1985 da Robert Zemeckis. Già sono iniziate le riprese del terzo episodio della saga, “Finché c’è crimine c’è speranza”.

Voto: 6½

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